Home

Le vene varicose costituiscono la principale conseguenza fisica della malattia varicosa. Si tratta di una dilatazione anormale delle vene, soprattutto quelle del circolo venoso esterno della gamba, e che si concretizza attraverso una modificazione di tipo regressivo delle pareti di questi vasi ematici.

Le vene varicose sono causate da un difetto delle valvole che normalmente dividono la colonna di sangue in diversi segmenti, diminuendo in questo modo la pressione idrostatica all’interno delle varie vene.

Il problema delle vene varicose riguarda il sistema safenico, conosciuto anche come sistema venoso superficiale e costituito dalla grande e dalla piccola safena, oltre che dai loro vasi affluenti. La sua principale funzione è quella di raccogliere il sangue proveniente dai tessuti sovrafasciali, riversandolo nelle vene profonde. Il suo funzionamento dipende in grandissima parte dall’efficienza delle valvole venose.

Le donne sono più soggette a questo problema rispetto agli uomini e spesso le vene varicose compaiono dopo una gravidanza.

Affrontare il problema delle vene varicose significa gestire una situazione estremamente diffusa, che può essere legata a cause e fattori di rischio molto diversi tra loro.

In questo sito troverai tutte le informazioni necessarie per capire come muoverti a livello sia teorico sia pratico, per imparare a riconoscere il quadro sintomatologico e per entrare a conoscenza delle principali soluzioni terapeutiche.

Qualche numero? 900 milioni di euro, 340 milioni di euro, 200 milioni di euro e 120 milioni di euro. Queste le cifre che ogni anno vengono spese in Inghilterra, negli USA, in Germania e in Italia per curare l’insufficienza venosa e le principali patologie che ne sono conseguenza, tra cui le vene varicose. Cifre importanti, che potrebbero essere diminuite con processi di prevenzione ad hoc.

Sintomi

Il primo segnale fisico delle vene varicose è costituito proprio dall’aumento di dimensioni dei vasi ematici, che si presentano visivamente gonfi. Oltre a questo esistono numerosi altri sintomi, che devono mettere in allarme chi ha predisposizione familiare o rientra nei fattori di rischio appena ricordati.

I sintomi delle vene varicose possono riguardare una gamma estremamente ampia di segnali clinici. Risulta fondamentale – nonostante la sua innegabile importanza – non limitarsi all’osservazione del quadro fisico, caratterizzato da un palese rigonfiamento delle vene delle gambe e dei polpacci e dalla formazione dei celebri cordoni di colore bluastro, ma porre attenzione anche ai sintomi correlati.

Ecco i più importanti:

  • vene dilatate e prominenti, spesso allungate e tortuose
  • Senso di pesantezza alle gambe: uno dei primi segnali di problemi legati alle vene varicose è il senso di pesantezza alle gambe, che si avverte soprattutto dopo aver passato tanto tempo in piedi. Questo sintomo può essere associato a degli specifici segnali fisici, che si manifestano soprattutto attraverso formicolii e crampi al polpaccio nelle ore notturne. Episodi di prurito e di sensazione di durezza delle gambe al tatto complentano il quadro sintomatologico che caratterizza le prime fasi del problema delle vene varicose.
  • Macchie ed eczemi: nel quadro sintomatologico generale che caratterizza il problema delle vene varicose è possibile annoverare anche l’insorgenza di macchie scure, legate alla fuoriuscita di materiale ematico, e di eczemi. L’eczema varicoso colpisce la zona della pelle in corrispondenza delle vene interessate dall’eccessiva dilatazione. La pelle affetta da eczema varicoso si presenta squamosa e pruriginosa.
  • Sudorazione accentuata e poco spiegabile nella parte inferiore della gamba.
  • Aumento dell’insorgenza di ematomi.
  • Ulcere cutanee: quando la situazione raggiunge alti livelli di gravità, può capitare di riscontrare la presenza di ulcerazioni cutanee in corrispondenza delle vene interessate dalle varici.

Questi sintomi fanno parte del quadro generale che può caratterizzare il problema delle vene varicose. Tra gli altri sintomi correlati che si possono ricordare citiamo anche l’insorgenza di vertigini, mal di testa e teleagenctasie, condizione che consiste nella dilatazione di alcuni vasi ematici superficiali, che assumono l’aspetto di arborescenze di colore rosso vivo.

Una delle caratteristiche principali dei sintomi delle vene varicose è il fatto di non provocare dolore. Solo nei casi più gravi è possibile parlare di crampi in grado d’influenzare in maniera importante la conduzione di una vita quotidiana serena. Risulta quindi fondamentale fare attenzione ai segnali fisici, e non trascurare tutto quello che riguarda la prevenzione e l’esclusione di quelle abitudini che costituiscono i fattori di rischio.

I sintomi delle vene varicose sono aggravati dal caldo e dal sovrappeso.

Cause

Quando si affronta il problema delle vene varicose è fondamentale osservare con attenzione tutti i fattori causali che possono determinarlo. La prima e più importante causa che determina l’insorgenza delle vene varicose è un cattivo funzionamento delle valvole che favoriscono il trasporto del sangue venoso dai vari distretti del corpo verso il cuore. Il percorso del sangue venoso nelle gambe avviene dal basso verso l’alto: quando le valvole non funzionano in maniera perfetta possono verificarsi degli accumuli di sangue nelle vene, che ne determinano la dilatazione dei vasi e la formazione di varici. È ancora ignoto il motivo per il quale le valvole delle vene diventino insufficienti

La pressione idrostatica è sicuramente un fattore importante, come dimostra l’effetto peggiorativo della stitichezza, della gravidanza e dello stare in piedi immobili

Questo processo può essere favorito da diversi fattori di rischio, che vanno dall’età avanzata, ai cambiamenti ormonali che interessano il corpo femminile, all’aumento di sangue tipico della gravidanza.

Fattori di rischio

La principale manifestazione fisica delle vene varicose è costituita da un palese aumento di dimensioni dei vasi ematici in questione. Questa condizione può essere legata a specifici fattori di rischio. Ecco i principali:

  • Familiarità: le varici rappresentano un problema vascolare la cui insorgenza è profondamente collegata alla familiarità. Chi ha episodi di vene varicose nella storia sanitaria familiare è molto più propenso a soffrire di questo disturbo.
  • Gravidanza: la gravidanza, a causa dell’incremento di produzione del progestrone, può rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di vene varicose. Circa il 70% delle future mamme nel primo trimestre di gestazione possono lamentare questo problema, in quanto il succitato ormone determina una vasodilatazione importante, che ha come principale obiettivo l’aumento del flusso di sangue a livello della pelvi per nutrire il feto.
  • Sesso femminile: il problema delle vene varicose riguarda soprattutto le donne.
  • Obesità, vita sedentaria e tendenza a passare la maggior parte della giornata in piedi.

Vene varicose e gravidanza

Le vene varicose sono molto frequenti in gravidanza. Circa il 70/75% delle future mamme hanno accusato a diversi livelli questo problema. Risulta fondamentale ricordare che le vene varicose durante i mesi di gestazione compaiono soprattutto in donne predisposte per cause fisiche o ereditarie.

Le vene varicose in gravidanza sono legate anche a un importante apporto del flusso ematico in tutto il corpo, e alla conseguente difficoltà da parte delle valvole nella gestione del sangue trasportato verso i vari distretti del corpo. Le vene varicose insorgono soprattutto nel primo trimestre di gravidanza (70% dei casi).

Risulta consigliabile evitare un intervallo di tempo breve tra una gravidanza e l’altra, dal momento che, in casi del genere, aumenta la frequenza d’insorgenza delle vene varicose.

Classificazione

Quando si parla di vene varicose, oltre alle cause e ai sintomi, è fondamentale inquadrare la classificazione. Ecco uno schema esauriente per capire le diverse caratteristiche delle varici degli arti inferiori:

  • Varici tronculari: in questo caso è possibile parlare di un coinvolgimento diretto delle vene safene.
  • Varici reticolari: come è chiaro dal nome, in questa circostanza sono interessate le diramazioni dirette delle vene safene.
  • Microvarici: piccole dilatazioni delle parti finali delle vene.

Molto spesso è difficile riconoscere una causa definita connessa all’insorgenza di vene varicose. Si tende quindi a focalizzare l’attenzione sui fattori di rischio, e a indirizzare il paziente verso percorsi di prevenzione mirati a seconda delle sue caratteristiche fisiche. In questi casi è possibile parlare di varici primitive.

Quando invece la presenza delle vene varicose è direttamente collegabile a una specifica situazione clinica, come per esempio una trombosi, si può parlare di varici secondarie.

Per affrontare il problema delle vene varicose è fondamentale non solo conoscerne le cause ma, come abbiamo già avuto modo di ricordare, mettere a punto un percorso preventivo e curativo ad hoc. Questo iter non può non avere come punto di partenza una diagnosi mirata e completa.

Diagnosi

Come avviene la diagnosi delle vene varicose? Nella maggior parte dei casi il punto di partenza è l’esame clinico. Il processo diagnostico parte con il paziente in posizione eretta, e con l’analisi visiva della gamba.

Lo step successivo consiste nella palpazione della vena varicosa, al fine di saggiare l’effettiva consistenza del tessuto. La diagnosi delle vene varicose si compone di singole prove cliniche molto importanti. Ecco le principali.

  • Prova di Trendelenburg: questa prova ha come principale scopo il monitoraggio del flusso di sangue retrogrado attraverso le valvole poco funzionanti della vena safena. Durante questa prova clinica al paziente viene applicato un manicotto ad altezza della coscia, con l’obiettivo di bloccare il flusso di sangue alla safena mentre il paziente si trova in posizione eretta. A partire da questa posizione e con il manicotto fissato, la vena safena viene cercata attraverso una palpazione, il cui successo può non essere facile. Nel caso di una contemporanea pressione sulle varicosità inferiori e sulla zona inguinale, risulta possibile individuare un fremito nella succitata area del corpo, che corrisponde alla grande safena. In seguito il paziente si sistema in posizione supina, e il medico esercita una leggera pressione sulla vena safena. Il medico solleva poi la gamba del paziente a circa 45°, in modo da svuotare la vena safena. Riportando il paziente in posizione eretta, si applica una pressione più consistente sulla grande safena, così da riempire, e mettere in evidenza, tutte le varicosità inferiori.
  • Eco color doppler: per avere un’idea chiara in merito all’entità delle varicosità, risulta utile effettuare un eco color doppler. Come funziona questo esame? Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, e sulla parte del corpo interessata dal monitoraggio viene spalmato un gel denso. Il passo successivo consiste nel monitoraggio effettivo del flusso ematico, grazie alle rilevazioni di una sonda.

Complicazioni

  • tromboflebite
  • ulcere cutanee

Trattamento

  • evitare di stare in piedi immobili
  • stirare e cucinare stando seduti
  • telere le gambe in alto appena possibile
  • evitare la stitichezza
  • usare calze elastiche
  • l’angiologo può decidere se sono necessarie iniezioni sclerosanti o la rimozione chirurgica delle vene (safenectomia). La safenectomia va però eseguita prima che il circolo venoso profondo della gamba diventi insufficiente per l’eccessiva pressione trasmessagli da quello superficiale varicoso. Se si attende troppo, tutto il circolo sanguigno della gamba rimane compromesso.

Consigli

  • camminare il più possibile
  • cercare di non stare mai fermi in piedi: sollevarsi sule punte dei piedi di tanto in tanto per pompare il sangue dalle gambe
  • se si svolge un lavoro sedentario, muovere le gambe facendo esercizio appena possibile
  • tenere le gambe sollevate, ad un’altezza più alta del cuore, appena se ne ha l’opportunità
  • utilizzare calze elastiche durante la gravidanza e appena si iniziano a notare le vene varicose
  • non restare immobili a lungo, nemmeno da seduti
  • evitare il sovrapesso
  • evitare la stitichezza